Vivere il proprio corpo, vivere la propria intimità

Sentirsi a proprio agio con il proprio corpo

I cambiamenti fisici, soprattutto dopo l’intervento al seno, possono far sentire alcune donne a disagio con il proprio corpo. Il seno operato potrebbe presentare una perdita di sensibilità. Altri trattamenti possono modificare i livelli ormonali e influenzare l’interesse e/o la risposta sessuale.1 Per esempio, in caso di tumore al seno ER+, se si assume la terapia ormonale si può entrare temporaneamente in menopausa. La conseguente secchezza vaginale e gli altri sintomi possono rendere difficili i rapporti sessuali.2 Indipendentemente da tutti i cambiamenti che si stanno verificando, è fondamentale imparare a essere a proprio agio con il proprio corpo.

Riconquistare l’intimità sessuale

Il tumore al seno incide sulla vita della paziente, ma anche sulla vita delle persone che le sono vicine, soprattutto il partner. Che si abbia da tempo una relazione o se ne inizi una nuova, ci può volere tempo a ritrovare una vita sessuale e la cosa può essere stressante. Bisogna cercare di essere pazienti, concedere a sé e al proprio partner il tempo sufficiente per sentirsi a proprio agio in questa nuova situazione. Bisogna parlare di come ci si sente, delle proprie necessità o aspettative, ma consentire anche al partner di esprimere i propri sentimenti. È fondamentale. Questo dialogo sincero sarà il porto sicuro di entrambi.3 Si potrebbe scoprire che il partner non vuole parlare di sesso o provare ad avere rapporti sessuali per paura di irritare o ferire la paziente.4 Anche se per il momento il partner non è interessato all’aspetto sessuale, potrebbe volere e avere bisogno di intimità. Ci sono molti modi per mantenere l’intimità in una relazione, alcuni dei quali sono i seguenti:

  • Pianificare un weekend di relax
  • Uscire per un appuntamento
  • Programmare serate romantiche a casa
  • Tenersi per mano
  • Passare insieme del tempo di qualità
  • Andare a passeggiare insieme

Parlare con il partner

È normale avere problemi con la sessualità durante e dopo il tumore al seno. Bisogna parlare con il partner e fargli capire in cosa si è a proprio agio e in cosa no. Il partner potrebbe preoccuparsi di come esprimere l’amore fisicamente ed emotivamente dopo il trattamento, oppure potrebbe semplicemente aspettare che sia la paziente a fare la prima mossa.4 Bisogna esprimere apertamente cosa si prova e cosa si desidera. E bisogna sempre ricordare che anche il partner può avere le sue esigenze. Ognuno sta affrontando la cosa a modo suo, ma è necessario rimanere uniti per sostenersi a vicenda.5 La comunicazione è fondamentale. Bisogna cercare consulenza e supporto per gestire le proprie preoccupazioni. Parlare con il medico o con altri membri del team sanitario è un buon punto di partenza.

Affrontare i potenziali problemi di fertilità

Se si è in età fertile, probabilmente ci si preoccupa per la possibilità di avere figli dopo il trattamento. Alcuni trattamenti per il cancro al seno, tra cui la chemioterapia e la terapia ormonale, possono effettivamente indurre la menopausa prematura e portare a una compromissione della fertilità.6

Ancora una volta, non bisogna esitare a porre al medico eventuali domande relative alla fertilità. Le linee guida internazionali raccomandano addirittura che i medici parlino il prima possibile a tutte le pazienti in età fertile del rischio di infertilità derivante dalla malattia e/o dal trattamento e del loro interesse ad avere figli dopo il tumore. Il medico può anche aiutare a prendere decisioni informate sulla preservazione della fertilità.7